Porte Aperte: una possibile via d'uscita
- assliberilegami
- 24 dic 2017
- Tempo di lettura: 2 min
".. E se poi scoprissimo che le porte sono aperte,
siamo così sicuri che sceglieremmo di uscire?"

Quando tutte le porte sono chiuse, o sembrano chiuse, ci si sente come imprigionati in una claustrofobica situazione in cui sembra vano ogni tentativo di muoversi e tentare nuove strade.
Le chiavi che fino ad ora hanno aperto quelle porte sembrano non funzionare più e tentare di aprire nuove porte, da soli, fa paura. Il vissuto prevalente è quello di “essere senza via d’uscita”; ci si chiude nella stanza, ci si chiude in se stessi e si chiudono le porte all’altro, al nuovo, all’ignoto, alle possibilità di cambiamento.
L’immagine delle porte aperte si riferisce all’obiettivo del gruppo che è quello di aprire delle porte dentro di sé e nella propria quotidianità, ovvero offrire nuove possibilità di vivere e vedere
se stessi e gli altri, lasciando entrare una nuova aria e nuova luce che rischiara quello che succede all’ombra delle candele accese dentro la propria stanza.
Ci si accorge che la porta si può aprire, che è nel proprio potere farlo, che è nel proprio potere scegliere se varcarla per esplorare nuovi territori o restare nella propria situazione, ma con sempre una maggiore consapevolezza.
Il gruppo è un luogo protetto in cui condividere e confrontarsi su questi aspetti di vita, senza sentire il timore di essere giudicati per quello che si vive perché “Nihil Humani a me alienum
est” - niente di ciò che è umano mi è estraneo.
Il setting di gruppo offre diversi vantaggi, dando l’opportunità alle persone di parlare in un ambiente socialmente stimolante e di sviluppare il senso di appartenenza ad un gruppo. Nel piccolo gruppo è possibile favorire alcuni fattori terapeutici di sostegno utili per la coesione tra i
partecipanti:
- Condivisione. La sensazione di avere qualcosa in comune è un rinforzo potente per l’appartenenza al gruppo ed è in grado di ridurre i vissuti di isolamento.
- Accettazione. Essere accettati dal gruppo è un ‘esperienza importante per i pazienti che stanno esperendo vissuti di angoscia e senso di alienazione. L’esperienza di essere accettati dagli altri componenti è una forte spinta all’autostima.
- Altruismo. Avere l’opportunità di essere d’aiuto per gli altri componenti del gruppo, fornire un suggerimento utile o avere semplicemente un problema in comune, rafforza l’autostima e aiuta a creare un senso di valore personale.
- Apertura di sé. L’apertura di sé e la descrizione di eventi critici del passato e dei problemi attuali incoraggia un migliore senso di orientamento alla realtà e arricchisce l’esperienza di coesione del gruppo.
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